Storia dell' Arizona

L'Arizona: il Territorio domato

Il clima e l'inospitale territorio dell'Arizzona, certamente non ne resero facile la conquista; i primi ad eplorare queste terre furono proprio gli spagnoli che decisero di aggregarle al Vicereame della Nuova Spagna.

Con un certo ritardo rispetto ai predecessori, giunsero poi i coloni inglesi i quali dovettero scontrarsi però, non solo con l'inospitalità del territorio, ma con gli indiani Apache, esperti del territorio e forti combattenti, e dovettero fare i conti pure con le sommosse frutto della rivoluzione messicana del 1810.

L'Arizona, terra inabitabile prima dell'avvento della tecnologia, venne conquistata dagli USA (1848) che, nel vincere la guerra contro il Messico, riuscirono ad appropriarsi delle terre del Nuovo Messico, allora comprendenti anche l'attuale Arizona.

Successivamente, l'Arizona divenne territorio autonomo (1863), ma la guerra contro gli indigeni indiani continuò fino al 1886 e fu solo nel 1912 che questo territorio venne ammesso come stato degli USA.

Per risolvere i problemi derivanti dall'arido paesaggio, si dovette invece attendere l'arrivo delle tecnologie: la prima diga, costruita nel 1911, rese coltivabili le zone vicine all'odierna Phoenix, la ferrovia del 1926 favorì le comunicazioni, il sistema idrico costituito dagli acquedotti risolve il problema idrico, l'arrivo dell'aria condizionata, permise finalmente di sopravvivere al caldo così che le città conobbero finalmente una crescita degna di questo nome.